Qual è la differenza tra alici, acciughe e sarde?

Gustose e versatili in cucina: ecco la differenza tra alici e acciughe che (forse) non conosci

Sono considerati pesci poveri, ma solo per il loro costo, perché in realtà sono ricchissimi di sostanze benefiche: stiamo parlando di alici e sarde, gustose sia in versione fresca che sottolio, ma anche versatili in cucina.

Non di rado però, i nomi possono destare confusione. Tu, ad esempio conosci la differenza tra alici e acciughe, ma anche sarde? Andiamo a fare un po’ di chiarezza.

Qual è la differenza tra alici e acciughe?

Le alici o acciughe sono lo stesso identico pesce, ma chiamato in due modi differenti. Si tratta, infatti, della specie “Engraulis encrasicolus” appartenente alla famiglia degli Engraulidi.

L’unica differenza tra alici e acciughe è nel metodo di lavorazione e nel linguaggio comune.

- Con la parola “alice” ci si riferisce al pesce fresco o marinato.

- Con la parola “acciuga” ci si riferisce al pesce che ha subìto un processo di maturazione sotto sale.

Differenza tra alici e acciughe

Quindi:

  • alice fresca con processo di marinatura diventa alice marinata.
  • alice fresca con processo di salatura diventa acciuga

I pescatori, addirittura, chiamano alici gli esemplari più piccoli e acciughe quelli più grandi, ma è importante sapere che in qualunque modo vengano chiamate, si tratta del medesimo pesce, al massimo lavorato e conservato in modo diverso.

Le sarde invece?

Con sarde, o sardine, ci si riferisce al pesce “Sardina pilchardus” che appartiene alla famiglia dei Clupeidi.

Anche in questo caso si utilizzano due nomi per indicare lo stesso pesce, e nel linguaggio comune si utilizza il termine “sarde” per riferirsi al pesce fresco mentre con la parola “sardina” alla sua conservazione sott’olio.

La tradizione di alici, acciughe e sarde in Sicilia

Le alici e le sarde sono uno degli alimenti di largo consumo maggiormente caratterizzanti la dieta mediterranea e, in particolare rappresentano parte della tradizione marinara e culinaria siciliana.

Alici, acciughe, sarde e sardine, in qualsiasi modo le si voglia chiamare, in tutta l’isola vengono pescate ancora come un tempo, con tecniche che si tramandano dalla notte dei tempi, di generazioni in generazioni.

È il caso, ad esempio, della pesca con le menaidi, una rete nella quale il pesce resta impigliato con la tesa all’altezza degli opercoli branchiali e non è più in grado di liberarsi. Questo metodo di pesca artigianale permette di ottenere un prodotto pregiato, imasculini da magghia, un importante presidio Slow Food, venduto fresco o sotto sale. A Marinella di Selinunte le sardine pescate con la Menaide, sono anche protagoniste, ogni anno, di una sagra tradizionale.

Tra Capo Mulini e Capo Santa Croce poi, è ancora viva l’antica pratica di conservare sott’olio pezzi di acciughe e teste impigliate nelle reti, “scarti” che non possono essere immessi sul mercato ma che, opportunamente trattati da mani esperte, diventano ingredienti perfetti per salse e sughi, che tra i pescatori è ancora consuetudine preparare sulle barche.

In generale, la lavorazione secondo l’antica tradizione marinara siciliana avviene nello stesso giorno della pesca e richiede grande manualità: le acciughe vengono pulite e disposte a strati secondo regole ben precise per permetterne una maturazione ottimale. Accade così a Valverde (Catania), dove prodotti locali e credenze religiose si mescolano: nel mese di maggio vengono messe sotto sale le acciughe che saranno consumate durante la tradizionale Festa della Madonna, l’ultima domenica di agosto.

Dove acquistare alici, acciughe e sarde siciliane

Differenza tra alici e acciughe

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Ad esempio, puoi trovare filetti di alici in olio di oliva in vasetto, le acciughe del Mediterraneo sotto sale pescate, pulite e lavorate a mano, senza conservanti.

Un piatto tipico ed estivo sono le alici marinate alla siciliana, alle quali va aggiunta una marinatura preparata con prezzemolo, aglio, limone, pepe e peperoncino.

Buon appetito!


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